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sabato 23 maggio 2015

Capelli: tutti i tipi di bronde

Jessica Alba


Bronde, ovvero brown e blonde. In effetti è tutta questione di sfumature, di punti di vista, come ogni cosa nella vita. Una fusione di due colori, biondo e castano, dà vita a una tonalità nuova, il “bronde” appunto, mai uguale a se stessa, diversa in ogni sua variante, certamente sorprendente! Una luce dorata e calda che dona all’incarnato una luminosità particolare, a seconda del tipo di capello, della sua lunghezza e della donna che la “indossa”. Una luce “tailor made”, dunque, che da qualche tempo ha catturato molte celebrities. E il bello di questa colorazione è la sua adattabilità: si passa dalle tonalità più chiare e “fredde”, quelle per intenderci di Blake Lively e Rosie Huntington Whiteley alle più “calde” di Jennifer Lopez e Olivia Palermo. Fino a giungere ai riflessi quasi moka di Dakota Johnson, Alessandra Ambrosio e Silvia Toffanin. Tecnicamente in cosa consiste? Diversamente da altre tecniche di colorazione, i capelli non vengono schiariti sulle punte ma tonalizzati con colori ad acqua o tone sur tone che vanno a miscelare biondo e castano. Niente stacchi netti, dunque, ma schiariture e sfumature uniformi, perfette per bionde e castane e per ogni età.

sabato 16 maggio 2015

Pelle da baciare, estate elisir di bellezza. Sotto il sole senza rischi. Il decalogo


Pelle da guardare, accarezzare, ammirare. Per evitare problemi e ancor più per cogliere quelli che sono i segreti di un'abbronzatura perfetta, Affaritaliani.it ha chiesto ad una specialista in medicina estetica di stilare una guida a un'estate a prova di errori
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Baciati dal sole, ma non bruciati. Pelle da guardare, accarezzare, ammirare: per approcciarsi all'estate in arrivo è bene seguire alcune semplici regole non tanto per un'abbronzatura divina, ma quanto per evitare di presentarsi agli amici oppure al lavoro macchie di leopardo o strati di pelle bruciata. Inestetismi a parte, una pelle sana e protetta consentirà una abbronzatura più duratura e ancor di più una garanzia contro quelli che sono tutti i pericoli derivanti dalla trascuratezza e che possono riaffacciarsi anche a distanza di anni. Per evitare problemi e ancor più per cogliere quelli che sono i segreti di un'abbronzatura perfetta Affaritaliani.it ha chiesto alla dottoressa Valentina Langella, specialista in medicina estetica e del benessere, di stilare una decalogo per un'estate a prova di errori. “Fototipi e raggi Uv, sono queste le parole chiave per non aver problemi ad esporsi al sole, ricordandosi che circa il 95% dei raggi del sole attraversano anche il cielo nuvoloso” - spiega la dottoressa Langella - sono i raggi UVA i nostri nemici, hanno una lunghezza d’onda elevata e penetrano negli strati più profondi dell’epidermide. accelerano il processo di invecchiamento cutaneo, alterando l’elastina e il collagene, cioè le strutture portanti della pelle, che garantiscono elasticità e compattezza dei tessuti. Inoltre, gli UVA contribuiscono alla produzione di radicali liberi, molecole responsabili dell’invecchiamento cutaneo e cellulare. Non bisogna dimenticare, infine, che anche una esposizione elevata agli UVA aumenta il rischio di tumori della pelle”. Ecco perchè è bene seguire alcune regole. "Esatto, sono i raggi UVB i responsabili principali dell’abbronzatura attivando il processo che porta alla formazione di melanina, il nostro naturale filtro solare. Tuttavia i raggi UVB sono anche i più potenti e una prolungata esposizione può provocare eritemi, scottature, rossori, talvolta persino ustioni. Inoltre gli UVB sono dannosi anche per gli occhi". Identificati i nostri nemici, come ci proteggiamo? "Innanzitutto è bene identificare il nostro fototipo, ovvero come il nostro organismo risponde all'azione dei raggi solari. Quelli più a rischio scottatura sono le persone con carnagione chiara, con capelli rossi o biondi (fototipo I e II), per loro l'abbronzatura resta quasi sempre un miraggio mentre l'uso delle protezioni più alte sono obbligatorie. Più la carnagione è scura meno problemi si incontrano nell'esposizione al sole, pelli olivastre e scure (fototipo IV e V) si abbronzano senza problemi. É bene concentrarsi sulla classe intermedia per poter dare delle regole generali da seguire".

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                                         Guarda il decalogo punto per punto
PREPARARE LA PELLE.
Almeno uno o due mesi prima dell’esposizione al sole sarebbe utile assumere integratori a base di betacarotene (precursore della vitamina A, responsabile della melanogenesi), polifenoli (resveratrolo, antiossidanti fondamentali nella prevenzione dell’invecchiamento cutaneo), Vitamina C (che ha un’azione protettiva sui vasi sanguigni e sul collagene della pelle). Per preparare la pelle al sole e rendere l’abbronzatura più duratura, è consigliabile inoltre uno scrub o un gommage che serve ad eliminare le cellule morte e rendere la pelle più “ricettiva” ai benefici dei raggi solari. Va detto però che una volta “liberata” dallo strato corneo superficiale in eccesso la pelle è anche più vulnerabile e necessita di una protezione efficace: proprio per la rimozione di tale strato protettivo lo scrub và effettuato circa un mese prima Non si può prescindere dal curare l'alimentazione: frutta e verdura di colore giallo-arancio, frutti rossi, preziosi antiossidanti e curativi, frutta secca ed olio d’oliva, riserve fondamentali di vitamina B ed E. Inoltre, bisognerebbe bere almeno due litri di acqua al giorno, per mantenere la pelle elastica e ben idratata.
 ATTENZIONE AI FARMACI.
 Le reazioni di fotosensibilizzazione possono essere indotte da farmaci, assunti per via orale o applicati topicamente, e da svariate sostanze chimiche contenute in prodotti che vengono a contatto con la pelle come ingredienti di profumi, deodoranti, lozioni dopobarba come lavanda, lime, olio di bergamotto, olio di limone, legno di sandalo, legno di cedro. E' bene quindi non esporsi al sole se si fa contemporanea assunzione di farmaci come: antistaminici, alcuni tipi di antibiotici, contraccettivi orali, retinoidi; oppure mentre si fa uso di creme antirughe contenenti retinolo o AHA che possono portare al rischio di irritazioni cutanee, eritemi, scottature.
 PROTEZIONE SOLARE.
Le creme che contengono filtri solari vanno applicate almeno 30 minuti prima di esporsi al sole e non appena arrivati in spiaggia. La quantità ideale per un corpo intero è 36 grammi, un cucchiaio da the. Nei primi giorni di esposizione, in base al fototipo, passando da una protezione più alta (SPF50 -30) ad una più bassa, arrivando gradualmente ad un fattore SPF consono alla reattività della pelle. Particolare attenzione alla data di scadenza. Un solare subisce inoltre molti fattori esterni avversi durante il periodo di utilizzo (sole, sbalzi temperatura, acqua, sabbia etc.) che fanno si che il prodotto non solo modifichi le sue proprietà organolettiche ma peggio non contenga più l’SFP iniziale indicato. Quindi meglio acquistare solari nuovi ogni estate.
 CREMA E SPRAY SONO DIVERSI.
 Per permettere l'attivazione degli schermi applicare la crema solare e ripetere l'applicazione frequentemente e ogni qualvolta ci si bagna, anche se si usa un prodotto resistente all'acqua. Ricorda che applicazione in crema e in spray sono completamente diverse: lo spray andrebbe applicato due volte in più poiché i filtri contenuti sono differenti e vanno valutate le parti volatili.
 DALLE 11 ALLE 15 NIENTE SOLE.
Per evitare scottature, invecchiamento della pelle, ed eritemi solari è bene non esporsi nelle ore centrali della giornata, quando cioè il sole colpisce la Terra verticalmente. In questo lasso di tempo i raggi solari danneggiano il collagene, la sostanza responsabile dell'idratazione cutanea, e l'elastina, che permette alla pelle di mantenere una buona tonicità.
 NUVOLOSO NON VUOL DIRE ZERO RISCHI.
Vento e nuvole riducono la percezione del calore ma non le radiazioni. Ricorda: i raggi solari attraversano le barriere e riflettono su acqua, sassi, sabbia, neve.
 USARE GLI OCCHIALI DA SOLE, SEMPRE NIENTE FRETTA.
 La pelle deve abituarsi al sole e mettere in atto i suoi meccanismi di difesa. All'inizio l'esposizione deve essere perciò molto limitata e aumentata gradualmente nei giorni successivi.
IDRATAZIONE.
Applicare sempre doposole specifico. Per pelli mature: sostituzione della crema antiage con siero a base di acido ialuronico; light moisturising per pelli seborroiche; acqua termale per pelli couperosiche nelle giornate molto calde da utilizzare più volte al giorno.
 VISO E MANI.
Soprattutto in soggetti che presentano già macchie cutanee viso e mani andrebbero protette tutto l’anno con creme con fattore protettivo
50. ACNE.
Il sole secca la pelle e la ispessisce ma non cura l’acne. Nasconde otticamente le imperfezioni ma può provocare l’insorgere di comedoni e infiammare la cute.
 CAPELLI.
Come la pelle è bene proteggere anche i capelli che risentono della disidratazione provocata dal sole, pertanto è bene schermarli. Lo schiarimento è una reazione di difesa.

sabato 9 maggio 2015

Depilazione: brazilian o non brazilian?

Da quest’estate non sarà più una tortura, perché i costumi tornano castigati. Tutte le dritte per orientarsi tra rasoi & cerette

 Depilarsi del tutto o per niente, ma anche tenersi lo stretto indispensabile, sarebbe un gesto strettamente personale se non fosse diventato un manifesto politico di come si intende la femminilità, il sesso, il rapporto con i maschi. Esagerazione? Beh, sì. Ma Cameron Diaz ne ha fatto una crociata («Tenetevi tutto» dice nel suo The body book, un intero capitolo In Praise of pubes) e appena Gwyneth Paltrow si è accodata, la notizia ha fatto il giro del globo («lì sotto vado di Anni 70»). E quando Kate Moss lo ha lasciato intravedere sulla copertina del 50° di Playboy, ogni giornale si è sentito autorizzato a titolare: the bush is back! (il cespuglio è tornato!). Una liberazione per ragazze stremate da vent’anni di cerette “radicali” ed esasperate dalla tirannia di mutande, perizoma e costumi sempre più sgambati. La storia della moda ci insegna che se le gonne si accorciano, la libertà femminile si allunga (a proposito, Mary Quant che inventò la mini dichiarava di tenerli, i peli, a forma di cuore). Da quest’estate potremo aggiungere che quando i costumi si allargano, lo stress si restringe. Che belle le culotte intime e da spiaggia, strumento libertario su quei fatidici 10 centimetri quadrati. Però, la peluria va tolta. Con meno accanimento di un tempo. Usando il metodo giusto per restare lisce il più a lungo possibile. Ecco come. Per gambe e zona bikini «Con la ceretta a caldo l’effetto levigato dura un mese», dice Mariateresa Viviano, dermatologa all’Idi di Roma. «Ma per l’inguine è meglio evitare il fai da te: una mano esperta rimuove i peli in un unico strappo, altrimenti si rischia di staccare anche la cute. Per fare da sole, usate cere ultra delicate su parti piccole». E se volete darvi all’acconciatura, su Betty Beauty o Glo Glò trovate consigli e prodotti. Per il viso, provate il threading «Per i baffetti rubate alle orientali la tecnica del threading, efficace senza irritare». Un filo di cotone attorcigliato tra pollice e medio, con rapidi movimenti delle dita, cattura i peli alla radice.«Anche la cera a freddo è ideale per i punti delicati», dice Antonella Antonini, cosmetologa. «Grazie a sostanze lenitive (calendula, olio di mandorla o di jojoba) e biossido di titanio, che la fa aderire più ai peli e meno alla cute, è adatta anche alle pelli sensibili». Per eliminare il problema alla radice «Per le gambe la novità è il laser a diodi: potente, veloce, si può usare anche sui peli chiari e carnagione scura». Servono 4 o 5 sedute da 400/500 euro ciascuna. «Per baffetti, ascelle e inguine funzionano la luce pulsata e il laser. Usano l’energia luminosa per colpire la melanina del pelo e distruggerne le cellule germinative», spiega la dermatologa. «La prima è più indicata per fototipi chiari e peli scuri, ma non va fatta d’estate o sulla pelle abbronzata». Agisce solo sui peli che si trovano nella fase anagen, ossia quella di crescita. Occorrono da 6 a 7 sedute per la luce pulsata (100/200 euro ciascuna) e 4 -7 per il laser (100/200 euro). Soluzione fast? Attaccate la spina Tante le novità tra gli apparecchietti. Come quelli a luce pulsata. «Funzionano per chi ha peluria scura e carnagione chiara. Ma non sono paragonabili agli strumenti di uso medico», avverte l’esperta. Comodi gli epilatori con testina rotante e micro-pinze, che strappano i peli alla radice. Oggi sono meno dolorosi grazie a testine refrigerate e massaggianti, flussi d’aria fresca e la possibilità di usarli sotto la doccia.