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martedì 22 maggio 2018

Il trucco naturale e fresco di Meghan Markle al Royal Wedding

Meghan Markle


In molti si aspettavano qualcosa di diverso dall'(ex) attrice di Suits Meghan Markle. Il sobrio abito di Givenchy sfoggiato durante la cerimonia è apparso sin troppo minimal e poco conforme alla sua personalità, ma c'è una cosa su cui (quasi) tutti sono stati d'accordo: la sposa era meravigliosa - come lo stesso Principe Harry ha tenuto a dirle sull'altare - e il beauty look scelto per l'occasione rendeva giustizia alla sua bellezza naturale, assolutamente non bisognosa di troppi artifici. Meghan ha esibito un 'messy bun', impreziosito da una monumentale tiara appartenuta alla Regina Mary, e un trucco incredibilmente semplice, quasi impercettibile. A realizzarlo è stato Daniel Martin, truccatore delle star molto amico della sposa e brand ambassador Dior. Non a caso, per riprodurre il make-up di Meghan Markle al Royal Wedding sono stati utilizzati prevalentemente prodotti firmati Dior, pochi ma scelti con estrema cura per realizzare un trucco finalizzato prima di tutto a enfatizzare la perfezione del suo incarnato, con delicate lentiggini e dal sottotono dorato.


Il make-up di Meghan Markle



Il fondotinta scelto per Meghan è una prossima uscita della Maison, il Dior Backstage Face & Body Foundation. Come è facile intuire, stiamo parlando di un fondotinta leggerissimo sulla pelle, atto unicamente a uniformare il colorito.

Dior Backstage Face & Body Foundation


Sulle labbra, un velo di colore e finish luminoso. Per ottenerlo, il make-up artist di Meghan ha scelto il Dior Lip Glow in Coral Glow, uno dei prodotti più iconici del brand: un balsamo labbra che varia di colore a seconda del PH di ogni donna e dal forte potere idratante.

Dior Lip Glow in Glow Coral


Per dare un tocco di luce al viso, Daniel Martin ha utilizzato la palette Dior Backstage Contour Palette, perfetta per scolpire delicatamente i lineamenti e illuminare.

Dior Backstage Contour Palette


Il make-up artist di Meghan ha applicato poi sulle gote un blush in crema rosato di Honest Beauty, marchio fondato dall'attrice Jessica Alba.

Blush Honest Beauty in Truly Exciting


Le ciglia di Meghan erano lunghe e curve. Per enfatizzare lo sguardo è stato utilizzato il mascara di Dior Diorshow Iconic.
Diorshow Iconic Mascara Dior


Sebbene con una linea molto sottile, gli occhi della sposa erano valorizzati dall'applicazione dell'eyeliner nero Diorshow On Stage Liner

Dior On Stage Liner


Meghan ha sfoggiato uno smokey eyes molto leggero nei toni del marrone, creato con la palette Dior Backstage Eye Palette in Warm Neutrals.
Dior Backstage Eye Palette in Warm Neutrals



Tutti i prodotti Dior utilizzati per realizzare il make-up di Meghan Markle al matrimonio saranno disponibili a partire dal prossimo 15 giugno sul sito web di Dior e da luglio sul territorio italiano in alcuni punti vendita selezionati.


Cosa ne pensate del trucco di Meghan Markle al Royal Wedding? Assolutamente da copiare o avrebbe potuto osare di più?

venerdì 13 aprile 2018

Il make-up a prova di geek di Hot Topic

La palette di ombretti di Ready Player One


Hot Topic è da anni lo shop online made in USA più amato dai geek di tutto il mondo dove è possibile reperire originali e introvabili gadget, spesso esclusivi, dedicati ai più amati franchise, cinematografici o videoludici, film e serie TV. Per le ragazze che amano la cultura pop in tutte le sue sfaccettature, ma sono anche delle beauty addicted, proprio su Hot Topic c’è una deliziosa selezione di prodotti make-up, rigorosamente cruelty free, ispirati nei packaging e nei colori a show seguitissimi, quali il teen-drama Riverdale, il fantasy drama Supernatural e l’antologica serie TV di Ryan Murphy American Horror Story, oltre che a recentissimi lungometraggi (già cult) come Ready Player One e ai Classici Disney di ieri e di oggi. Ecco quali sono quelli da avere. Le palette di ombretti Le palette di ombretti sono tra i prodotti più amati dalle appassionate di make-up e, tra le tante disponibili su Hot Topic, una delle più interessanti per le geek-girl è sicuramente quella ispirata - anche nei nomi degli ombretti - a Riverdale, la Riverdale Cheer, il cui pack riprende le divise delle Riverdale Vixen con tanto di pon-pon. La palette in particolare contiene 10 cialde, quasi tutte nude, dai finish matte e shimmer.SITO

mercoledì 10 gennaio 2018

"Wonder", la diversità è bellezza

"Wonder", la diversità è bellezza


 Era da tempo che non guardavo un film interessante, di quelli che rivedresti e che ti arrivano dritto al cuore. In questi giorni finalmente ne ho visto uno: Wonder, tratto dal bestseller omonimo di R.J. Palacio, con gli attori Jacob Tremblay, Julia Roberts e Owen Wilson. Il protagonista è Auggie, un bambino di 10 anni, affetto da una malattia rara, una malformazione cranio facciale che gli impedisce una vita normale e a causa della quale ha dovuto sottoporsi a 27 operazioni con cui hanno cercato di rendere il suo viso meno respingente. Il bambino è cresciuto in casa, dove la madre ha curato in prima persona e con amore materno la sua educazione, per preservarlo dalla reazione che avrebbero potuto avere gli altri bambini se avesse frequentato una scuola elementare normale. Ma la situazione cambia quando la mamma decide di fargli frequentare la prima media in una scuola pubblica insieme ai suoi coetanei. È proprio la scuola il banco di prova di Auggie: lì deve affrontare lo sguardo dei propri coetanei, che inizialmente lo deridono e lo isolano come se avesse una malattia contagiosa. Tra difficoltà, paure, delusioni e lacrime, il piccolo Auggie riesce ad integrarsi e a stringere delle amicizie con dei ragazzi che scoprono la sua bellezza interiore, che è più forte di quella esteriore. Nel film vengono affrontati temi attuali ed importanti come la diversità fisica, il bullismo, la ricerca della felicità e le insicurezze che vivono in tutti noi e che cerchiamo di nascondere agli altri, indossando una maschera per sfuggire al giudizio spesso cattivo di coloro che si fermano alle apparenze. Forse proprio l’apparenza è uno dei mali peggiori di questa società di selfisti, persone sempre in posa per scattare una foto da pubblicare sui social e quantificare il nostro gradimento agli altri in base al numero di “like” ricevuti. Mi chiedo dove sia finita la nostra essenza. Dovremmo coltivare uno sguardo curioso e pronto a cogliere l’invisibile all’esterno, senza aver timore di mostrarci come siamo, con le nostre debolezze, pregi e difetti. La diatriba tra apparire ed essere è il moderno dubbio amletico di coloro che non hanno più una propria identità fisica e culturale, omologandosi alla massa. Da qui nasce la non accettazione del diverso, di una persona che per razza, religione, orientamento sessuale o problemi fisici non è come noi. Viviamo in un mondo cinico e barbaro nel giudicare gli altri dalle semplici apparenze, senza cercare di entrare in empatia con il loro interiore. Il film è un elogio alla diversità, un arricchimento della nostra esperienza personale senza mai cadere nel pietismo di circostanze e nella retorica cinematografica, anzi utilizzando spesso dialoghi ironici. Riuscire a prendersi gioco di se stessi senza timori. Una riflessione sulla vita reale, che ormai è secondaria rispetto alla virtualità dove ci siamo persi. Ma nel film viene messa in evidenza soprattutto la forza interiore dei vari protagonisti, ognuno dei quali deve superare uno scoglio esistenziale che lo porterà al raggiungimento dei propri sogni. Per me questo è il profondo messaggio della trama: non arrendersi davanti alle difficoltà che incontriamo inevitabilmente nel cammino della nostra vita e trovare sempre la forza dentro di noi per guardare avanti, perché, come afferma il piccolo Auggie alla fine, “penso che ci dovrebbe essere una regola secondo la quale tutti nel mondo, dovrebbero avere una standing ovation almeno una volta nella loro vita’’. Possiamo essere soddisfatti della nostra esistenza misurando ciò che hai fatto con il tuo tempo, come hai scelto di trascorrere le tue giornate e di chi ti stai prendendo cura perché il coraggio, la gentilezza, l’amicizia ed il carattere sono le qualità che ci definiscono esseri umani. Il profondo messaggio del film è di non arrendersi davanti alle difficoltà che incontriamo nelle nostre vite