Da quest’estate non sarà più una tortura, perché i costumi tornano castigati. Tutte le dritte per orientarsi tra rasoi & cerette
Depilarsi del tutto o per niente, ma anche tenersi lo stretto indispensabile, sarebbe un gesto strettamente personale se non fosse diventato un manifesto politico di come si intende la femminilità, il sesso, il rapporto con i maschi. Esagerazione? Beh, sì. Ma Cameron Diaz ne ha fatto una crociata («Tenetevi tutto» dice nel suo The body book, un intero capitolo In Praise of pubes) e appena Gwyneth Paltrow si è accodata, la notizia ha fatto il giro del globo («lì sotto vado di Anni 70»). E quando Kate Moss lo ha lasciato intravedere sulla copertina del 50° di Playboy, ogni giornale si è sentito autorizzato a titolare: the bush is back! (il cespuglio è tornato!).
Una liberazione per ragazze stremate da vent’anni di cerette “radicali” ed esasperate dalla tirannia di mutande, perizoma e costumi sempre più sgambati. La storia della moda ci insegna che se le gonne si accorciano, la libertà femminile si allunga (a proposito, Mary Quant che inventò la mini dichiarava di tenerli, i peli, a forma di cuore).
Da quest’estate potremo aggiungere che quando i costumi si allargano, lo stress si restringe. Che belle le culotte intime e da spiaggia, strumento libertario su quei fatidici 10 centimetri quadrati. Però, la peluria va tolta. Con meno accanimento di un tempo. Usando il metodo giusto per restare lisce il più a lungo possibile. Ecco come.
Per gambe e zona bikini
«Con la ceretta a caldo l’effetto levigato dura un mese», dice Mariateresa Viviano, dermatologa all’Idi di Roma. «Ma per l’inguine è meglio evitare il fai da te: una mano esperta rimuove i peli in un unico strappo, altrimenti si rischia di staccare anche la cute. Per fare da sole, usate cere ultra delicate su parti piccole». E se volete darvi all’acconciatura, su Betty Beauty o Glo Glò trovate consigli e prodotti.
Per il viso, provate il threading
«Per i baffetti rubate alle orientali la tecnica del threading, efficace senza irritare». Un filo di cotone attorcigliato tra pollice e medio, con rapidi movimenti delle dita, cattura i peli alla radice.«Anche la cera a freddo è ideale per i punti delicati», dice Antonella Antonini, cosmetologa. «Grazie a sostanze lenitive (calendula, olio di mandorla o di jojoba) e biossido di titanio, che la fa aderire più ai peli e meno alla cute, è adatta anche alle pelli sensibili».
Per eliminare il problema alla radice
«Per le gambe la novità è il laser a diodi: potente, veloce, si può usare anche sui peli chiari e carnagione scura». Servono 4 o 5 sedute da 400/500 euro ciascuna. «Per baffetti, ascelle e inguine funzionano la luce pulsata e il laser. Usano l’energia luminosa per colpire la melanina del pelo e distruggerne le cellule germinative», spiega la dermatologa. «La prima è più indicata per fototipi chiari e peli scuri, ma non va fatta d’estate o sulla pelle abbronzata». Agisce solo sui peli che si trovano nella fase anagen, ossia quella di crescita. Occorrono da 6 a 7 sedute per la luce pulsata (100/200 euro ciascuna) e 4 -7 per il laser (100/200 euro).
Soluzione fast? Attaccate la spina
Tante le novità tra gli apparecchietti. Come quelli a luce pulsata. «Funzionano per chi ha peluria scura e carnagione chiara. Ma non sono paragonabili agli strumenti di uso medico», avverte l’esperta. Comodi gli epilatori con testina rotante e micro-pinze, che strappano i peli alla radice. Oggi sono meno dolorosi grazie a testine refrigerate e massaggianti, flussi d’aria fresca e la possibilità di usarli sotto la doccia.
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